Progetto "Vaches laitières"

Progetto avviato a settembre 2012

Questo progetto è partito selezionando una trentina di famiglie di Gatare colpite dalla piaga della malnutrizione infantile, ad ognuna di esse è stata data una mucca.

Da queste mucche la famiglia potrà trarre latte per l'alimentazione dei bambini e un sostegno economico grazie alla vendita dei vitellini.

Il progetto è stato proposto dal Settore di Gatare e sarà portato avanti grazie ad una stretta collaborazione e ad un rigoroso sistema di controllo concordato con la superiora della missione e il responsabile del Settore di Gatare, in modo da poter essere di aiuto concreto alle famiglie che veramente ne hanno più bisogno.

La vacca da latte viene fecondata a spese dello stato. I vitelli se sono maschi vengono venduti al mercato ed il ricavato investito in un’altra vacca da latte che viene regalata ad un’altra famiglia povera. Se nascono femmine all’età di 6-7 mesi vengono rifecondate e regalate ad un’altra famiglia povera. Ed il ciclo continua. In pratica nessuna famiglia aderente al progetto può avere più di una vacca. Nelle nuove fecondazioni il seme utilizzato è in gran parte proveniente da animali di razza migliore al fine di migliorare la qualità della razza e quindi la quantità del latte.

Con questo sistema ora sul territorio ci sono 162 vacche da latte nella stalla di altrettante famiglie povere. Celestin, il nostro referente,ci ha consegnato rapporto dettagliato di quanto detto.

Nel Marzo del 2017, nel corso della 32^ spedizione, grazie al fatto che tra i volontari c'era un veterinario, si è provveduto ad effettuare dei controlli a campione sulla popolazione bovina presente sul territorio per valutarne lo stato di salute.  Molte delle famiglie che custodiscono questi capi, circa il 40% , versano in condizioni di estrema povertà, con problemi di sopravvivenza e di sostentamento molto gravi e tali da rendere difficile la cura del bovino e lo sviluppo del suo potenziale produttivo.  In altrettante occasioni è stato riscontrato che le condizioni di allevamento erano assolutamente favorevoli ad un sufficiente benessere dell’animale e quindi ad una sua più elevata produttività.  Così si passa da una produzione lattea di 1-2 lt al giorno a produzioni di 10-12 lt .  Questo enorme divario corrisponde al grado di indigenza delle famiglie allevatrici, alla loro capacità di allevamento e all’accesso a fonti alimentari più ricche e congrue.  Considerato che la donazione aveva lo scopo di elevare lo stato di nutrizione soprattutto dei bambini, l’aumento della fertilità del suolo mediate il cospargimento del letame sui terreni coltivati, che nella tradizione locale la mucca rappresenta un simbolo di speranza e di prosperità e che il possesso di questi animali eleva la considerazione sociale del nucleo familiare che lo detiene, si propongono alcune modifiche al progetto originale:

  • istruzione delle famiglie che non riescono ad allevare adeguatamente il bovino affidatogli
  • sostegno delle famiglie che non hanno i mezzi per allevare adeguatamente i bovini
  • miglioramento del benessere degli animali

Il testo completo delle migliorie al progetto si trova negli allegati

A settembre 2019

l 'aggiornamento dei dati statistici del progetto “mucche per famiglie povere”,i cui risultati sono stati contraddittori, hanno dimostrato che donare animali di grossa taglia a famiglie povere non sempre da i risultati attesi, in quanto l’alimentazione e la gestione dell’animale può rappresentare un problema piuttosto che un’opportunità per la famiglia stessa. Nel caso è meglio puntare su animali di piccola taglia (p.es. caprette).

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