Il Centro Notre Dâme de la Visitation che è della Caritas ruandese, è stato gestito dalle suore Mariste fino a luglio 2015 ed è poi passato alle suore del Divino Zelo. Il Centro per il momento si occupa di circa 35 persone malate, di 34 bambini che frequentano la scuola primaria, di 40 alunni della scuola secondaria, di 17 ragazzi che stanno apprendendo un mestiere e di numerosi orfani di malati di AIDS. Il costo del sostentamento del Centro è alto (circa 13.000€ all’anno). Le spese servono per coprire la mutua di queste persone, le consultazioni, le visite a domicilio, l’iscrizione a scuola e le spese del materiale scolastico dei bambini e dei ragazzi, 2 assistenti sociali,1 responsabile,1 giardiniere, 1 sarta, e una certa quantità di viveri che vengono dati alle famiglie. Si sta studiando la possibilità di avviare progetti che consentano l’auto-mantenimento del Centro, ad esempio con la creazione di un orto o di qualche attività, tipo cucito o parrucchiera, che dia lavoro e autonomia ai ragazzi più grandi e in parte serva a coprire le spese.
IN KENYA Sosteniamo le Suore Elisabettine Francescane per il progetto sanitario e sociale presso il Dispensario St. Joseph Mukasa di Kahawa (Nairobi). L’aiuto da noi fornito ha permesso al dispensario di usufuire di un “clinical officer” dedicato alla “comprehensive care clinic “ per pazienti con tubercolosi e HIV e pazienti pediatrici, spesso poveri e in cattive condizioni di salute. Inoltre abbiamo sostenuto il social department dedicato al supporto sociale a soggetti malati, poveri e fragili, come mamme e bambini HIV positivi, anziani diabetici , alcoolisti. Il dispensario dispone di 5 infermiere e dallo scorso anno di 2 clinical officers (qualifica intermedia fra infermiere e medico), non c'è nessun medico. Nel corso del 2015, nei vari ambulatori sono stati valutati circa 17.000 pazienti, più della metà dei quali poveri. I dati analitici sono disponibili per chi è interessato nel report inviatoci da suor Judy. Il social department, sostenuto col contributo di Komera Rwanda, segue oltre 60 anziani diabetici e un gruppo di oltre 50 madri coi rispettivi bambini HIV positivi
